Lessinia (quasi) fatta!

La mia vena agonistica stenta a sopirsi. Quest'anno la mia presenza nelle griglie di partenza ha avuto un ritorno di fiamma, però senza pretese di far risultato. Questo non vuol dire che il mio impegno non ci sia, ma i principali motivi che mi hanno spinto a partecipare alle gare sono: dare un contributo alla mia Squadra; stare in compagnia di Amici; divertirmi.

Non seguo tabelle di allenamento e men che meno diete. Amo organizzare uscite in MTB. A volte esco in solitaria e non mi dispiace, però uscite decise all'ultimo minuto come quella di ieri hanno un gusto particolare. Speciale.

Cè da dire che anche il mio lavoro mi consente di prendere qualche pausa, anche se sono sempre connesso con i clienti e riesco a lavorare anche con un semplice smartphone ovunque io mi trovi.

Ieri pomeriggio, io, Boma, Fabri e Saluma, siamo partiti da casa mia con obbiettivo "Lessinia". Obbiettivo parzialmente raggiunto, anche perché i monti erano sotto scacco di un fronte di nuvole nere molto sinistro.

Piccolo Stelvio in scioltezza. Primo intoppo: la gomma anteriore della mia FATina ha ceduto nuovamente perdendo pressione velocemente. Piuttosto di aprire un "tavolo di discussione" con la gomma, ho scelto di scendere velocemente a casa evitando di stallonare per un cambio bici stile MotoGP. Ho salutato i compagni dando appuntamento alla Pesa di Romagnano. Sono ripartito dal garage in sella alla NeronaEvo e mi sono sparato una ripetuta per la direttissima Passionisti/Gualiva. Vi posso assicurare che "l'è sta dura" per il caldo e per il ritmo gara. Ricompattato il gruppetto, siamo saliti a Cerro prendendola larga: Erbin, Camponi, Casale e single track che passa nel boschetto sotto Santa Viola. Dopo il rabbocco alle borracce, abbiamo deciso una prima pausa bar con dolcetti e radler e una coca per l'astemio, che per la privacy rimarrà anonimo ;-)

L'alta Lessinia si è allontanata sempre più, sia per il fronte nuvoloso minaccioso e sia per la scelta di salire verso Corbiolo per sterrati molto belli. Tra cui anche quel magnifico single track che si prende dietro la chiesa di Cerro. A Corbiolo non abbiamo potuto evitare quel muro bitumoso al 27% che porta verso i Chiurli. Quindi Bosco Chiesanuova e tutti stavamo pregustando i krapfen caldi della Pasticceria Valbusa. Pasticceria chiusa per ferie sino al 14 giugno, GIUSTO IERI!...no digo altro. Niente crepes perché anche quel locale era chiuso Abbattuti, ma non troppo, abbiamo trovato una gelateria aperta e ci siamo fatti un aperitivo a base di prosecco, tranne la coca del solito anonimo citato poc'anzi. Sui social, nel frattempo, qualcuno si è posto la domanda se stavamo pedalando o facendo il giro dei bar. Posso confermare che siamo dei goderecci e non ci facciamo mancare nulla e poi le uniche foto scattate ieri parlano da sole ;-)

Brontolii sempre più forti del summenzionato fronte nuvoloso e l'ora tarda ci hanno convinto di scendere velocemente in Contea per la pizza finale. Nella foga ho sbagliato strada anche se la direzione era corretta. Il mio sbaglio ci ha fatto incappare in due problemi tecnici: taglio ad una gomma per Saluma, comunque riparato alla grande, e un bel pezzo di un filo di ferro che si è conficcato nella mia gomma posteriore. Ad Arzerè ci siamo dovuti fermare per pompare la mia gomma posteriore, sperando che tenesse. Passato Lughezzano siamo entrati in un muro d'acqua corredato anche da qualche chicco di grandine. A Lugo eravamo fradici, ma anche allegri. Prendere la pioggia in questa stagione è anche divertente. Nuovo pit-stop per riparare definitivamente la mia gomma e poi giù a folle velocità verso casa mia. Da Stallavena in poi era tutto asciutto. Il muro di pioggia era confinato a Lugo. 

A casa mia ci hanno raggiunti Elvio e Enzo ed è iniziato il robusto terzo tempo con pizza, prosecco, birra e coca, sempre per il summenzionato anonimo :-D Alla fine della serata abbiamo lasciato sul tavolo 2 bottiglie di prosecco e 7 di birra/radler, ovviamente vuote. Tutti sono stati bene :-)