Giri serali in Contea
- Fabio Savoia
- 30 gen 2017
- Tempo di lettura: 2 min

Sera d'inverno. Rientri a casa velocemente, il più delle volte in bicicletta, col buio, e, mentre pedali con la tua musica preferita in cuffia, già pregusti l'uscita in MTB. I sentieri li batti da tempo, eppure ogni volta ti regalano sensazioni diverse. Esci da casa, accendi il faro frontale sul casco ed il suo fascio potente squarcia ll buio e ti si apre il mondo rurale fatto di spogli vigneti, ulivi sgravati dai suoi frutti, rovi e arbusti ritiratisi per combattere il freddo, alberi spogli, carrarecce e sentieri con ancora parecchie tracce ghiacciate della poca neve finora caduta, occhi brillanti ti fissano, forse di qualche gatto o chissà di quale altro animale.
Intorno a te il silenzio rotto, di quando in quando, dai versi dei rapaci notturni. Qualche volta, come successo questa sera, anche dal grugnito spaventato di un cinghiale. Vedi, senti e annusi in maniera accentuata, Nulla ti sfugge. Non senti paura e provi quasi la sensazione di essere invincibile. I muscoli delle tue gambe si gonfiano per lo sforzo e sembra che vogliano strappare la guaina stretta dei pantaloni invernali. Sudi. Ti sembra di essere velocissimo lungo i tornanti della tua più amata salita. Entri nei boschi e vorresti fermarti ad ammirare i giochi d'ombra che li trasformano in maestose cattedrali. Stai in silenzio e lasci parlare i pensieri che vorticano nella tua mente. il terreno ghiacciato o il manto di foglie morte scricchiolano sotto il peso delle tue ruote. Affronti le discese scegliendo bene le traiettorie, ma pur sempre ad una velocità che ti galvanizza. Non senti il freddo e vorresti pedalare per ore. Ti frena solamente l'eventuale spegnimento del tuo faro.
Rientri a casa appagato e con il pensiero già proiettato alla prossima uscita serale, magari in compagnia di qualche amico oppure ancora alla "Lupo solitario". Sì, posso dirlo all'infinito: "Sto bene!"

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