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Un sabato di ordinaria follia*

  • Immagine del redattore: Fabio Savoia
    Fabio Savoia
  • 9 ott 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

Non fatevi fuorviare dal titolo di questo post, ieri non ci sono stati episodi particolari, ma solamente una fantastica e "pazza" galoppata messa in scena dai seguenti attori: io, Cerpe, Diego, Lucio, Ricky Ale Gatti e Marco (Giardini).


La prima parte dell'uscita è stata gestita da me, la seconda da Cerpe e Diego. Io mi sono limitato a portare i miei compagni di pedalata su sentieri, campi delle mie pedalate serali, che si snodano nel Comprensorio Conteale. Il Piccolo Stelvio non poteva mancare e ci ha permesso di portare a temperatura le gambe ed anche il resto del corpo, vista la temperatura freschina di questi giorni. Una bella Corda Alta, utile per far lavorare anche gli addominali. Pesa di Romagnano, Erbin, Prato dei Venti, Santa Viola. Il tutto per gustarci un buon caffè al Bucaneve offerto da Lucio. Trasferimento verso Corrubio sbogalandoci nella pineta e passando da quel posto col nome così strano: "Coale del Mondo". Una Pernisa fatta a velocità abbastanza sostenuta, ha concluso la parte di mia spettanza. Piccola nota: mi ha fatto molto piacere far conoscere a Lucio qualche tratto a lui sconosciuto.


Da Stallavena, sono saliti in cattedra Cerpe e Diego. Per salire a Montecchio abbiamo optato per una Basalovo, che non pedalavo da tempo per la ben nota questione della "proprietà privata" - anche questa mattina nella chat di Vallata si è discusso sulla legalità di questo divieto di transito -, infatti abbiamo dovuto chiedere ad una signora se ci poteva aprire il cancello, chiuso con un lucchetto, posto alla fine del maneggio. Abbiamo perso piacevolmente qualche minuto chiacchierando con la signora e poi siamo risaliti fino a Montecchio. Scesi nel solito vajo e prima del complesso di rustici, abbiamo imboccato un sentiero sulla sinistra e ci siamo addentrati in un bel single track che - se ben ricordo, dovrebbe essere quella che tempo addietro era stata denominata "Piccola O'Neal" - temina in un vigneto dove c'è in "rimessaggio" una barca a vela!


Dopo la doverosa foto ricordo, siamo ripartiti percorrendo un altro single track spettacolare che terminava poco prima del maneggio sul Monte Ongarina. Da lì non si poteva che proseguire verso la Crocetta e scendere dal sentiero sassoso della dorsale tra Avesa e Quinzano. Fino quel tratto il gruppo si è diviso. Io, Ricky e Lucio, siamo scesi a Avesa. Lucio poi è rientrato verso la città, mentre noi siamo saliti a Colle Arzan e scesi a Quinto.


Non mi fido molto di STRAVA per quanto riguarda l'altimetria, comunque abbiamo portato a casa un giro tosto e pedalato con un ritmo poco "cerebrale". Ah, dopo qualche anno non ho pedalato una rigida. La sensazione è stata buona e chissà se sarà la volta buona. Ma questo, ovviamente, lo scopriremo solo vivendo ;-)


"Bei posti, Bela Gente, ma...i me vede ancora!"


* titolo del post parafrasando quello del film "Un giorno di ordinaria follia"


 
 
 

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