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Nembia e Molveno: posti magici!

Avere un camper ti dà la possibilità di staccare dalla routine quotidiana, spostandoti in zone, soprattutto montane, che offrono percorsi per MTB a dir poco fotonici.

La scelta per il fine settimana appena trascorso è caduta sulla zona di Molveno. Il campo base l’abbiamo posizionato sulle rive del Laghetto di Nembia, zona molto tranquilla a pochissimi km. dal Lago di Molveno.


Anche questa volta eravamo in compagnia di Daniela, Pippi e i loro due canini. Il sabato mattina, io e Pippi siamo saliti al Rifugio Croz dell’Altissimo che si trova a 1480 mt. slm e proprio nel cuore delle Dolomiti Brenta. Per raggiungerlo, abbiamo costeggiato il Lago di Molveno e poi ci siamo arrampicati sulla salita tosta della Val delle Seghe. Nel tratto boscoso abbiamo visto anche una bellissima famigliola di caprioli composta da mamma e tre cuccioli. Dopo la meritata sosta al rifugio per una radler e una fetta di strudel, volevamo rientrare a Molveno percorrendo il sentiero, molto tecnico e panoramico, SAT 340 che porta alla località Pradel. Il gestore del rifugio, però, ci ha fatto presente che nel periodo estivo vige il divieto di transito per le bici e ci ha caldamente sconsigliato di farlo, sia per la presenza di tanti pedoni, che per il rischio di venire sanzionati pesantemente dalle Autorità preposte. Mestamente siamo rientrati percorrendo la strada dell’andata. Giunti a Molveno, abbiamo deciso di andar a vedere la strada, che ci era stata consigliata al rifugio, per salire al Rifugio La Montanara da dove si poteva ammirare un panorama molto interessante. Ovviamente, anche quella era una salita “leggera”, comunque, abbiamo deciso di rientrare al campo base per pranzo circumnavigando il Lago di Molveno riservando le energie per il giro di domenica mattina.


Domenica mattina, a Pippi è venuta un’idea “malsana”, ovvero salire verso la Paganella e precisamente fino al Passo San Giovanni posto a 1667 mt. slm. Non mi sono fatto pregare molto, però l’ho convinto a prendere il giro largo e non quello più diretto che parte da Molveno. Infatti il dislivello è notevole, prendendolo da Molveno. Quindi siamo partiti con destinazione Ranzo, percorrendo una bella strada sterrata. Da Ranzo abbiamo proseguito salendo fino a Margone su bitume, però la strada era altamente panoramica, peccato che la foschia faceva solo intravvedere la sottostante Valle dei Laghi, Lago di Garda compreso. Margone è un piccolo borgo molto caratteristico. Lì ci siamo uniti a due Biker trentini, Maurilio e Paolo, che erano partiti da Trento per raggiungere la Cima Paganella. Altra salita su bitume, però molto stretta e con pendenze interessanti… non dava respiro…, e siamo arrivati a Malga Ranzo (mt. 1525 slm). L’ascesa è continuata in mezzo ai pascoli e sembrava di essere in Lessinia, per fare un esempio: la zona di Malga Foppiano/Castelberto. Ad un bivio, abbiamo salutato Maurilio e Paolo e noi ci siamo diretti al Passo San Giovanni. Ecco da lì è cominciato il divertimento puro in quanto, quasi per caso, abbiamo imboccato il “Secret Trail” che scende a Molveno sfruttando i sentieri SAT 643 e 605 – per maggiori info: cliccate su questo link: https://www.visittrentino.it/it/tour/805-secret-trail_105535663 -. Beh, si tratta di un sentiero enduristico che si snoda in un bosco e ci siamo veramente sbogolati. Arrivati poco prima di Molveno, siamo rientrati al campo base percorrendo ancora la costa del lago omonimo.

Che dire se non: “STO BENE :-)”


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