Lessinia, sempre uguale e sempre diversa.
- Fabio Savoia
- 26 lug 2016
- Tempo di lettura: 2 min
Un altro fine settimana in Lessinia è andato e rimane sempre quel buon sapore in bocca e la voglia di tornarci al più presto.
In attesa che venga ultimata la nuova area camper a Conca dei Parpari, il nostro campo base è fissato sul piazzale dell’ex Albergo Valon a Malga San Giorgio. Venerdì sera, con i nostri inseparabili amici, Daniela e Pippi, ci siamo sistemati proprio lì per la gioia dei nostri quattro Canini che amano scorrazzare in zona.
Il programmato giro in MTB con Pippi per sabato mattina è saltato a causa di un velocissimo temporale, ma questo non ci ha destabilizzato, anzi, terminata la prima parte della buriana siamo usciti con i Canini, per poi sistemarci al Caminetto, allo scoppio del “secondo tempo”. Un giro di carte ed un buon pranzo ci hanno traghettato al pomeriggio. Insomma un sabato all’insegna del pieno relax.
Domenica mattina, sfruttando appieno un iniziale cielo terso, io e Pippi siamo partiti convinti per andare a provare un sentiero che, poco dopo Podesteria, scende verso Ala, il n. 113, passando da Malga Scortigara. Fino ad un “cancello” fatto con un paio di tronchi e filo spinato la carrareccia era molto pedalabile e piacevole, poi abbiamo preso il sentiero 112 che porta a Malga Foppiano. Il sentiero non è propriamente pedalabile ed abbiamo spinto le bici per un bel tratto. Abbiamo anche “goduto” dei massaggi delle ortiche ad altezza d’uomo della Busa Cazadiaoi. Fortunatamente le indicazioni erano chiare e visibile, tra cui un “seguendo il muro” che effettivamente è un invito da ascoltare assolutamente. Finito il tratto a spinta, siamo entrati in un bosco dove ci siamo veramente sbogolati nel lungo e stretto single track. A Malga Foppiano abbiamo preso il sentiero 111 e, ricalcando un tratto della Lessinia Legend, siamo risaliti al Rifugio Castelberto. Meritatissima pausa “radler+brioche” e poi ci siamo bevuti tutta la Translessinia fino a Malga San Giorgio. Giro tosto, ma spettacolare e da ripetere.
Lunedì mattina, Daniela e Pippi sono rientrati a casa all’alba, io ho sfruttato il giorno di ferie per una bella pedalata alla “Lupo solitario”. In cielo c’era un alternarsi di sereno e nuvole che, man mano che passavano le ore, si sono fatte sempre più minacciose. La mia intenzione era quella di fare un giro abbastanza tirato e lungo. Da Malga San Giorgio mi sono diretto a Bocca di Selva, dove ho avuto il piacere di salutare il Poltro, Luca Poltronieri, nella sua veste di istruttore MTB che, coadiuvato da altri Biker, stava partendo per accompagnare un bel gruppetto di ragazzi. Io sono sceso ai Folignani, quindi mi sono diretto a Erbezzo per riempire la borraccia, in quanto mi ero dimenticato di farlo alla partenza. Dopo un veloce briefing tra me e me, ho optato per salire al Passo Fittanze per una “radler+brioche”. Il sole era ancora bello presente, ma in lontananza si vedeva un fronte nuvoloso veramente cattivo. Prevedendo che, prima o poi, sarebbe scoppiato un temporale, ho desistito dal scendere a Sega di Ala per poi risalire verso Malga Foppiano e Castelberto e mi sono lanciato a bomba verso il campo base, passando da Malga Lessinia, facendo il taglio di Cima Sparavieri e, comunque fermandomi per qualche foto.
La Lessinia mi rilassa moltissimo e, nonostante ormai la conosca bene, non finisce mai di stupirmi e regalarmi sensazioni indescrivibili.




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