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Vecia Ferovia ed eventi collaterali

Ferie estive iniziate. Ricerca spasmodica di una zona esente dal caldo torrido di questo periodo. Nemmeno la Val di Fiemme ne sfugge, ma qualche grado in meno da sollievo. 

Il paio di giorni in Val di Fiemme sono dovuti alla mia partecipazione alla Vecia Ferovia. Questa è la terza volta. Le prime due nel 2009 e 2010 con l'effetto placebo della mia Verdona. In quegli anni le 29" erano ancora rare. 

A questa edizione c'erano anche 7 fantastici compagni di squadra: Francesca Sempreinfesta, Federica, Nicoletta, Christian Otty, Max Cecco, Luca Righi e Enzo. Due serate pre gara da ricordare per l'allegria e per le saune fatte durante le cene. Il top raggiunto ieri sera. Effettivamente, in queste zone i locali non sono attrezzati di aria condizionata. 

Oltre ai miei compagni, c'erano Daniela, Fiorenza e Pippi, con cui trascorreremo una decina di giorni di vacanza in alta quota. Non posso non menzionare qualche amico Biker presente alla Vecia Ferovia: Rolando, che è stato anche nostro compagno di viaggio, Ivan Croce, visto sabato sera e compagno di trasferimento stamattina verso Ora, i Fratelli Tiso, Max Maga, Cristian Veronesi e Christian Bergamini, e tanti altri ancora.

La gara: innanzitutto, continua la difficile convivenza con le mie MTB. Il 2017 lo ricorderò come anno terribile a livello meccanico. Anche questa mattina sono stato vittima della gomma posteriore - gomma e lattice nuovi...- che stentava a mantenere la pressione per un piccolo foro. Dopo 7 km., primo pit-stop per gonfiare la gomma ormai a terra ed eravamo ancora su bitume!

Ho visto sfilare il mondo, tanto che ero quasi tentato di ritirarmi. Ho proseguito solamente perché avevo il camper in zona arrivo. Recuperate varie posizioni, nonostante la pressione fosse veramente al limite. Al GPM, colpo di fortuna, ho trovato un ragazzo che faceva assistenza alla sua squadra e mi ha gonfiato la gomma con una potente pompa a terra. Da lì in poi è sparito il problema e sono riuscito a portare a termine decentemente la gara e senza subire il violento temporale che incombeva sulla vallata. 

Dopo aver salutato gli Amici, siamo partiti verso Livigno dove conto di spianare il Carosello 3000. 


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